Ho già affrontato il tema del lavoro con la psicoterapia infantile in un precedente post. Qui ho intenzione di descrivere una tecnica utilizzata per lavorare sul protocollo, ossia sulle prime esperienze dell’infanzia, il cui impatto sarà la base per la costruzione del copione di vita dell’individuo.
Come indicato in uno scritto della Pierini (2015), quando l’intervento è con bambini molto piccoli (prima dei quattro anni d’età) si preferisce lavorare solo con i genitori. Essendo la famiglia un sistema, se il genitore cambia il proprio comportamente si otterrà anche una variazione del comportamento del figlio o una remissione di eventuali suoi sintomi.
A volte questo approccio non è sufficiente, per cui l’autrice propone per il bambino una tecnica d’intervento a distanza. Facendo riferimento a Stupiggia (2007), chiede ai genitori di videoregistrare, a telecamera fissa, per circa 10 minuti, un’interazione di gioco. È necessario un video per ciascun genitore da solo con il figlio. Queste registrazioni saranno poi analizzate facendo riferimento alle teorizzazioni di Tronick (2008) sulla regolazione emotiva e sulla qualità comunicativa. Si punterà l’attenzione sui comportamenti del bambino regolativi autodiretti ed eterodiretti.
Seguirà un momento di condivisione e confronto con i genitori, in cui i filmati verranno rivisti e commentati insieme per evidenziare i momenti di sintonizzazione o di mancanza di sintonizzazione tra genitore e bambino.
Questa tecnica ha differenti vantaggi: 1) riduce l’atteggiamento adattato o ribelle del genitore nei confronti del terapeuta, essendo il lavoro descrittivo su immagini dell’interazione; 2) il genitore abbandona il ruolo passivo nel prendersi cura del figlio; 3) egli acquisisce nuove competenze nel leggere i segnali comunicativi del bambino; 4) si stimolano insight e maggiore consapevolezza.
Attraverso questa tecnica l’autrice intende intensificare alcuni aspetti funzionali della relazione descritti da altri autori: la disponibilità emotiva di Emde, la sintonizzazione affettiva di Stern, la funzione riflessiva e la responsività di Fonagy. Viene considerata una tecnica di lavoro sul protocollo in quanto va a modificare precocemente la qualità della relazione tra bambino e genitore, modulando risposte adattive e riducendo l’azione di ingiunzioni e comportamenti passivi del caregiver.
Pierini, A. (2015). Da grande farò il ventilaio. L’Analisi Transazionale nella cura dei bambini. Roma: Alpe.
Stupiggia, M. (2007). Comunicazione verbale, Seminario clinico “L’approccio biosistemico”, Roma.
Tronick, E. (2008). Regolazione emotiva. Nello sviluppo e nel processo terapeutico. Milano: Raffaello Cortina ed.
dr.ssa Marilena Celani
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